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La legatura del pancione

Nei giorni precedenti abbiamo visto un po’, attraverso i social, perché si consiglia alle future mamme la legatura del pancione.

Ho fatto un mini sondaggio chiedendo se conoscevano la legatura ma, più persone, mi hanno detto di non averla mai sentita chiedendomi di spiegare cos’era e a cosa serviva.


La legatura del pancione rientra tra le tecniche del babywearing, ossia del “portare in fascia”. Potremmo definirla il primo approccio alla fascia con cui, dopo il parto, sarà portato il proprio bambino.



Come possiamo vedere dall'immagine si può creare questo continuum con la fascia, la quale prima abbraccia il bambino attraverso il pancione e, successivamente, a contatto diretto con il bambino stesso.

Si è visto, infatti, che i bambini che ricevono questo abbraccio prima della nascita riconoscono la stessa fascia con cui vengono portati, associandola al contenimento e al massaggio che ricevevano dalle pareti uterine. Inoltre, la fascia conserverà l'odore della mamma che, senza dubbio, è il profumo preferito da tutti i bambini.


Quale fascia scegliere?

Una normale fascia tessuta, più comunemente chiamata rigida, utilizzata per il babywearing e, pertanto, utilizzabile nei mesi post-parto. Le fasce hanno diverse grammature e diverse lunghezze: l'ideale sarebbe sceglierla in base alla propria corporatura (di media a una donna di media statura si consiglia una taglia 6/7).

Per affacciarsi al mondo del babywearing ed essere sicuri di ciò che si acquista, fascia giusta e certificata Oeko-Tex, taglia esatta e tipi di legatura, sarebbe adeguato rivolgersi a persone esperte (ostetriche, consulenti del portare) che sappiano dare validi consigli.

Si può ricordare che ci sono tante fasce al mondo e nelle diverse culture, in Africa troveremo il Canga, in Messico e nell'America Latina il Rebozo.


Tornando alla legatura del pancione, esistono diversi tipi di legature:

  1. alcune delle quali avvolgono unicamente il pancione,

  2. altre che comprendono anche le spalle creando delle bretelle,

  3. altre che avvolgono torace e addome, comprendendo, quindi, anche il seno.

Tuttavia, a prescindere dal tipo di legatura, il nodo, per la legatura del pancione, può essere fatto (preferibilmente) nella zona anteriore sotto al pancione ma, anche, dietro la schiena. Nel passaggio successivo, ossia quando si porta il proprio bambino, il nodo viene fatto avanti sotto il suo sederino.


Si consiglia la legatura del pancione per supportare il peso dell'utero che, nelle ultime settimane di gravidanza, diventa sempre più pesante. Automaticamente si riducono i possibili dolori/fastidi che si possono avvertire nella zona lombare della schiena.

E non dimentichiamoci dei benefici per il pavimento pelvico sul quale, grazie alla fascia, graverà di meno il peso addominale. In questo modo si andrà a prevenire il rischio di incontinenza o, comunque, a non peggiorare la situazione qualora la continenza non fosse ideale.


A che settimana si può utilizzare?

A questa domanda risponderanno quasi tutti a 32-34 settimane, epoca ritenuta più sicura sotto tanti punti di vista. In realtà non ci sono studi o evidenze le quali dimostrano che se indossata nelle settimane precedenti comporti qualche conseguenza.


Scegliere di portare il pancione vuol dire, dunque, portare indirettamente il proprio cucciolo e continuare a portarlo direttamente dopo la nascita attraverso quella stessa fascia.

Per concludere: è un ottimo modo per favorire l'attaccamento precoce e il contatto madre-bambino.

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