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Il sangue mestruale come fertilizzante

Si, avete letto bene il titolo. Ho proprio detto "sangue mestruale come fertilizzante".



Nel precedente articolo sulla scelta della coppetta mestruale https://ostetrica-alessia.wixsite.com/website/blog/come-scegliere-la-coppetta ho accennato l'idea di raccogliere il proprio sangue mestruale, grazie alla coppetta, per utilizzarlo come fertilizzante per le piante.

Non ne avevi mai sentito parlare?

Ok, forse per qualcuno può essere una cosa disgustosa e rispettiamo la loro scelta; ma se pensassimo al fatto che i comuni fertilizzanti acquistabili in commercio contengono sangue di bue, non dovrebbe fare schifo ugualmente?

Io almeno scelgo di non buttare il mio sangue, anzi di onorare me stessa facendo di quello stesso sangue un fertilizzante naturale per le piante.


Il sangue dalla Terra, per la Terra

Il sangue mestruale ha poteri illimitati, e in quanto tale dovrebbe essere venerato.

Non dimentichiamo che la donna ha la capacità di dare la vita e purché ciò avvenga deve nascere, morire e rinascere ogni mese, ad ogni ciclo mestruale.

Quel sangue che perde deriva dalla Terra e merita di tornare alla Terra dove potrà dare una nuova vita.


Il sangue mestruale è composto da azoto, fosforo e potassio.

L'azoto tra le principali caratteristiche contribuisce alla crescita delle piante e ne aumenta la lucentezza.


Come si può utilizzare?

Alcune lo versano direttamente nei vasi con le proprie piante, altre decidono, invece, di versarlo in una bottiglia o, comunque in un recipiente, con 1/2 litri di acqua.

Una volta diluito utilizzano quell'acqua ormai mista a sangue per innaffiare le piante, garantendogli al tempo stesso del fertilizzante naturale.


In Italia non è molto comune come pratica e, soprattutto, non se ne sente mai parlare.

Io ho letto numerosi articoli, anche, di giornali inglesi secondo i quali tale pratica si sta diffondendo sempre di più tra le donne.

Queste ultime scelgono di conservare il proprio sangue per offrirlo alla natura.

Nel cercare notizie inerenti a questa pratica mi sono soffermata su un articolo di una ragazza inglese la quale ha deciso di nutrire la sua insalata con il sangue mestruale che raccoglieva con la coppetta. Ha invitato un suo amico fotografo per ritrarre eventuali differenze e ha, effettivamente, notato come in una sola settimana la lattuga fosse cresciuta di circa 7 centimetri. Non contenti hanno deciso di mangiare quella lattuga per confrontarla con le altre notando che non vi erano importanti differenze di sapore, la particolarità stava nel fatto che, mentre quando si puliscono le altre lattughe si butta una buona parte di foglie, questa qui era stata tagliata tutta per intero.

Dunque, seppur possano sembrare differenze minime, il valore che si dà al gesto stesso di utilizzare il proprio sangue per la natura è enorme.

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