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A proposito di svezzamento...

Vecchie storie raccontano che un tempo i bambini venivano rispettati particolarmente nelle loro tappe evolutive, nel loro sviluppo psicomotorio e nelle loro scelte.

Fino a che non avesse inizio l'epoca dell'industrializzazione, i bambini cominciavano a scoprire e ad assaggiare i cibi diversi dal latte solo intorno ai 12 mesi, età che oggi porterebbe a chiederci "Ma 12 mesi non è troppo tardi?"

E se invece dicessimo che sono i 4 o i 5 o, a volte, i 6 mesi tappe precoci?

Quale bambino mostra interesse verso i cibi prima dei 6 mesi? Una percentuale bassissima. E comunque il loro "essere pronti" può essere notato a pochi giorni dai 6 mesi e non troppo tempo prima.

Si perché il loro stomaco non è pronto per tutti quei cibi diversi dal latte, che sia materno o che sia una formula di tipo 1.


Allora quando è giusto cominciare?

Non parliamo di età o di mesi, osserviamo i bambini.

Un bambino è pronto quando:

  1. Ha perso il riflesso di estrusione della lingua (nel videocorso dedicato all'autosvezzamento troverete un video);

  2. Sta seduto da solo ed è capace di mantenere la schiena dritta;

  3. Mostra interesse verso il cibo nel piatto.


Quando si possono osservare questi tre punti?

I primi due già a 6 mesi sono presenti per la stragrande maggioranza dei bambini, l'ultimo è quello che può cambiare, è il punto che rende unico e inimitabile il bambino in questione.

Ogni bambino mostra interesse con i propri tempi, può essere pronto già a 6 mesi ma potrà esserlo anche nei mesi successivi.

Insistere con l'offerta dei cibi per paura che quel bambino possa non crescere correttamente o che quel bambino si mostri strano rispetto ai suoi coetanei non è necessario.

Il latte materno, ma anche la formula di tipo 1, sono capaci di garantire crescita e giusti nutrienti fino a 12 mesi e oltre. Addirittura il latte materno nel secondo anno di vita aumenta le dosi di alcuni micronutrienti, tra cui lo stesso ferro, quindi sfatiamo il mito della carenza di ferro legata al latte materno.


Ancora una volta, è tutto sotto controllo, insistere e seguire gli schemi non serve.

L'ascolto e l'osservazione vincono ancora e soprattutto in una tappa importante come lo svezzamento sono fondamentali.

Scoprirete, scegliendo un modello di alimentazione complementare a richiesta (auto svezzamento), che i bambini sono competenti, autonomi e felici se coinvolti in un momento di condivisione familiare.


Le paure e le difficoltà che inizialmente possono crearci ansia di fronte all'avvio di questo modello di svezzamento svaniranno settimana dopo settimana se:

  • Osserviamo i bambini;

  • Li vediamo competenti;

  • Impariamo a fidarci;

  • Abbiamo le giuste conoscenze.


Nel videocorso proposto sull'autosvezzamento, in pochi minuti, si vogliono offrire le prime e più importanti notizie in merito all'argomento.

Informazioni che possono essere approfondite e arricchite con altre "istruzioni" o meglio segreti ed esperienze.

Un consiglio finale: Se deciderete di intraprendere questo percorso, circondatevi di famiglie amiche che facciano lo stesso o che lo hanno già fatto mesi fa. La condivisione aiuterà più di ogni altra cosa.


Buone feste!





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